Codice fiscale, cosa è?

Il codice fiscale costituisce lo strumento di identificazione delle persone fisiche e dei soggetti diversi dalle persone fisiche in tutti i rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche. E’ stato introdotto nel 1973 tramite decreto del Presidente della Repubblica e per l’esattezza il Decreto 605 del 29/09/1973.

Ai cittadini che hanno diritto anche all’assistenza sanitaria da parte del Servizio Sanitario Nazionale, viene rilasciata la Tessera sanitaria (che contiene anche il codice fiscale).

Chi lo rilascia

Il codice fiscale valido è solo quello rilasciato dall’Agenzia delle Entrate poiché il tool di generazione del codice fiscale fornito su questo sito non può determinare se ci sia un caso di omocodia (stesso codice per differenti individui) e quindi due diversi soggetti con uguale codice fiscale. Si pensi al caso in cui a due gemelli che fanno di cognome ROSSI siano stati dati i nomi FLAVIO e FULVIO. In questo caso si può subito notare come le 3 lettere per indicare il nome dei due gemelli corrispondano essendo entrambi FLV. Di fatto tutti i dati anagrafici non sono sufficienti ad ottenere due codici fiscali differenti.

Calcola codice fiscale

Come vengono corrette le omocodie

Ad oggi risultano esserci circa 40.000 casi di omocodia.

Il contribuente dovrà rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per chiederne la correzione. Di seguito verranno intraprese dalla stessa le seguenti azioni:

  • individua i codici fiscali interessati;
  • genera nuovi codici fiscali, partendo da quello delle singole persone, sostituendo i numeri con delle lettere, a partire dal fondo, secondo la seguente tabella;

0 = L   |   1 = M   |   2 = N   |   3 = P   |   4 = Q
5 = R  |    6 = S   |   7 = T   |   8 = U   |   9 = V

  • infine annulla il codice fiscale base per renderlo non utilizzabile.
  • Le basi delle omocodie, ovvero i codici fiscali di partenza, vengono annullati e resi inutilizzabili perchè continuerebbero a causare omocodie.

Il controllo del codice fiscale (inverso) presente sempre sul sito https://tesserasanitaria.altervista.org permette di convalidare anche codici fiscali sostituiti per omocodia. Sempre più spesso sistemi telematici come i tanti siti di e-commerce ed home banking (per citarne solo due) rischiano di accettare (se non previsto) un codice fiscale che magari è già stato attribuito ad un altro soggetto con tutte le conseguenze del caso.

Come si calcola il codice fiscale partendo dai dati anagrafici secondo le regole del D.M. del 12/03/1974

Il codice fiscale è generato tramite un semplice algoritmo che partendo dai dati anagrafici genera una sequenza di 16 caratteri alfanumerici. Nello specifico vediamo come si genera prendendo ad esempio un ipotetico soggetto tale Ubaldo Gianfranchini nato a Giano dell’Umbria (PG) il 29/02/1972.

  • 3 lettere del cognome: GNF
    le prime tre consonanti nell’ordine in cui appaiono;
    se le consonanti sono meno di tre si passa alle vocali;
    se il cognome ha meno di tre lettere l’ultimo carattere è una o più X fino a completare i tre caratteri.
  • 3 lettere del nome: BLD
    la 1a, la 3a e la 4a consonante;
    valgono gli stessi criteri di composizione del cognome.
  • 2 cifre dell’anno di nascita: 72
    le ultime due cifre.
  • 1 lettera che identifica il mese di nascita in base alla tabella che segue:B
    Mese di nascita: gennaio A, febbraio B, marzo C, aprile D, maggio E, giugno H,
    luglio L, agosto M, settembre P, ottobre R, novembre S, dicembre T.
  • 2 cifre del giorno di nascita: 29
    anteporre lo zero iniziale se ha una cifra sola;
    per le donne il giorno di nascita è aumentato di 40.
  • 1 lettera per il sesso (M o F): M
  • 4 caratteri che identificano il codice catastale del comune di nascita: E012
    per ogni Comune/Stato estero di nascita esiste un codice univoco reperibile presso l’Agenzia del territorio.
  • 1 lettera: Y
    lettera di controllo: generata automaticamente tramite un algoritmo.

Quest’ultimo carattere (il sedicesimo) ha funzione di controllo dell’esatta trascrizione dei primi quindici e viene determinato in questo modo (fonte Agenzia delle Entrate):

1. ciascuno degli anzidetti quindici caratteri, a seconda che occupi posizione di ordine pari o posizione di ordine dispari, viene convertito in un valore numerico, in base alle tabelle di corrispondenza successivamente riportate.

Per i sette caratteri con posizione di ordine pari:

Tabella C – conversione dei caratteri con posizione di ordine pari
A o 0 = 0 F o 5 = 5 K = 10 P = 15 U = 20
B o 1 = 1 G o 6 = 6 L = 11 Q = 16 V = 21
C o 2 = 2 H o 7 = 7 M = 12 R = 17 W = 22
D o 3 = 3 I o 8 = 8 N = 13 S = 18 X = 23
E o 4 = 4 J o 9 = 9 O = 14 T = 19 Y = 24
        Z = 25

Per gli otto caratteri con posizione di ordine dispari:

Tabella D– conversione dei caratteri con posizione di ordine dispari
A o 0 = 1 F o 5 = 13 K = 2 P = 3 U = 16
B o 1 = 0 G o 6 = 15 L = 4 Q = 6 V = 10
C o 2 = 5 H o 7 = 17 M = 18 R = 8 W = 22
D o 3 = 7 I o 8 = 19 N = 20 S = 12 X = 25
E o 4 = 9 J o 9 = 21 O = 11 T = 14 Y = 24
        Z = 23

2. I valori numerici così determinati vengono addizionati e la somma si divide per il numero 26. Il carattere di controllo si ottiene convertendo il resto di tale divisione nel carattere alfabetico ad esso corrispondente nella sotto indicata tabella:

Tabella E – determinazione del “check-digit”
0 = A 5 = F 10 = K 15 = P 20 = U
1 = B 6 = G 11 = L 16 = Q 21 = V
2 = C 7 = H 12 = M 17 = R 22 = W
3 = D 8 = I 13 = N 18 = S 23 = X
4 = E 9 = J 14 = O 19 = T 24 = Y
        25 = Z

Ecco come si presenta la tessera sanitaria creata dal servizio offerto da https://tesserasanitaria.altervista.org

Esempio di tessera sanitaria

Esempio di tessera sanitaria di un ipotetico soggetto Ubaldo Gianfranchini nato a Giano dell’Umbria (PG) il 29 febbraio 1972

stampabile tramite l’apposita funzione che ricrea un fac-simle molto fedele alla tessera reale.

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